Inviato da: Massimo il November 01, 2002 at 14:35:43:
In risposta a: Polvere, sabbia, stelle, infinità: metafore per "infinità"
Inviato da Massimo il November 01, 2002 at 13:20:13:
: "Renderò la tua discendenza come la polvere
della
: terra: se uno può contare la polvere della
terra,
: potrà contare anche i tuoi discendenti ...e la
: terra che vedi io la darò a te e alla tua
: discendenza per sempre" (Gen. 13:15,16).
: "Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a
: contarle … tale sarà la tua discendenza...alla
: tua discendenza io ho dato questa terra" (Gen.
: 15:5,18).
: "Renderò molto numerosa la tua discendenza,
come
: le stelle del cielo e come la sabbia che è sul
: lido del mare; la tua discendenza si
impadronirà
: delle città dei nemici. Saranno benedette per
la
: tua discendenza tutte le nazioni della terra"
: (Gen. 22:17,18).
: Anassimandro potrebbe avere usato come una
: metafora il termine apeiron, intendendo con
esso
: comunque non il principio ontologico ma quello
: della degenerazione. Un significato diverso da
: quello biblico per la stessa metafora:
: "In ciò da cui gli esseri traggono la loro
: origine, ivi si compie altresì la loro
: dissoluzione, secondo necessità: infatti
: reciprocamente scontano la pena e pagano la
colpa
: commessa, secondo l'ordine del tempo".
Polvere è dunque solo una metafora, ma
inizialmente potrebbe essere persino un concetto.
Chiedo a Mauro se le parola ebraica è la stessa
usata nella condanna di Genesi(2,7 e 3,19)
Dall'analisi di queste parole vedi collegamenti
significativi o valori numerici. Si può
ipotizzare che le parole riferite agli oggetti
dell'esperienza comune siano composte, almeno
inizialmente, su oggetti più astratti come i
numeri e solo successivamente applicate e
identificate a quelli?
Il senso spregiativo di questo passo è in
sintonia con il pessimismo di Anassimandro.
Tuttavia, sempre se la comparazione di Semerano è
attendibile, non si può dire con certezza, per
questa analogia, che apeiron sia solo una
metafora. L'interpretazione di Semerano potrebbe
mettere in luce la verità opposta. E'possibile
intendere la colpa di Adamo non l'essere
costituito di polvere
ma il suo considerarsi figlio della terra o
dell'umanità, di ciò che è indefinito e senza
origine, figlio di generazioni di padri e non
figlio di dio. Comandamento evangelico è non
considerare nessuno padre sulla terra, in accordo
con questa interpretazione. E' un privilegio
nella bibbia essere padre di molti ma figlio solo
di Dio. Perché sia considerato un bene essere
padri di molti: forse un fine di conquista
territoriale o forse un ottimismo infedele al
pessimismo iniziale. Esiste però una terza
possibilità, conquista in nome del Dio.
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