Inviato da: Carlo il April 30, 2002 at 06:20:28:
In risposta a: AP-ULU e M-ULU (il mulo)
Inviato da Mauro il April 30, 2002 at 05:52:16:
: In Etrusco non c'e' solo APLU (con ipotetica
: lettura APUL), esiste anche la
: versione "completa" APULU (specchietto bronzeo
a
: pagina 254 del libro di Facchetti).
: Letta come AP-ULU, ci fornisce una
: parola "bifrontale" dai significati molteplici.
: Si parlava di APULU e di ASINI? Ecco il MULO
: dall'etrusco-semitico MULU. Quello di AP-ULU e'
: lo stesso ULU dei diffusissimi M-ULU etruschi
con
: il significato semitico "di ULU". L'asino e'
: anche l'animale che VAYU cavalca (con VAYU-Iove-
: Geova divinita' vedica del nord-ovest)
: Ma cos'e' ULU?
: E' possibile vederci il LU sumero
: bifrontalizzato, "uomo", e dunque APULU
come "AB-
: uomo", il padre-origine dell'uomo.
: Con l'alfabeto BCD e' "zYz", il FIORE biblico
(a
: forma di "margherita" come il fior di loto
delle
: divinita' vediche e dei primi sigilli ittiti)
: Con il prefisso semitico "s" ("che e'", "that
: is"), "s-ULU" diventa l'irlandese SYL (un FIORE
: anche questo), la SILO capitale biblica della
: Genesi (sYLh)
: Oltre che FIORE e' anche una STELLA, come ci
dice
: la fonetica del segno cuneiforme usato per le
: stelle, MUL.
: Il fiore e la stella sono anche il segno DINGIR
: che indica le divinita' (il segno a forma di
: asterisco-stella).
: Ovviamente e' anche ILI, ILIO, il nome di Troia
: Saluti,
: Mauro
: http://www.cairomontenotte.com/abramo/
: : Mago della parola è definito Apuleio da
: Concetto
: : Marchesi, nella sua Storia della letteratura
: : latina. La teonomasiologia è lo strumento
: : principe per capire questo mago.
: : Aureus avrebbe dovuto suggerire 'auris',
: orecchio
: : in latino: nella lettura delle Metamorfosi,
: : Asinus aureus avrebbe dovuto far preferire la
: : traduzione 'asino aureo', da 'auris', dal
: momento
: : che è la storia di Lucio, trasformato in
asino,
: : che è capace di ascoltare
: : -auris- perchè sotto la metamorfosi rimane
: essere
: : umano, capace di sentire e capire ciò che
: dicono
: : gli umani, ma incapace di parlare, perchè
asino.
: : ASINO D'ORO mette fuori strada; aureus è
anche
: : una dizione di sacro, che non viene vista, da
: : questa traduzione: l'aura con cui veniva
: : circondata di luce la testa dei santi segnala
: che
: : la parola aveva conservato questo
significato,
: : dagli Accadi, cui l'aura di En Lil era il
sacro
: : per eccellenza.
: : La teonomasiologia avrebbe aiutato a
collegare
: : l'asino col sole: Sin è sole, in babilonese e
: : Asir è il dio cui Lucio viene iniziato. Lucio
: : viene da Lugh, sole in sumero, detto anche
NIS.
: : In assiro NIS AN è il primo mese dell'anno,
: : coincidente con l'equinozio di primavera: è
il
: : mese del sole, e APrile è il mese del sole
(AP
: : RIIR). Poichè AN è pronuncia nasalizzata di
A,
: A
: : SIN è modo per evocare il sole. Priapus, il
dio
: : fallo, aveva l'asino come animale
emblematico,
: : sia per la sua fama di sessualità sia perchè
: : Priapus, come Dio-NIS-o, al sole si riferisce
: : (Apollon è, in greco, successivo, come
: : riferimento prioritario al sole).
: : APuleio ha scritto dappertutto di essere
mago,
: a
: : cominciare dal nome 'iniziatico' con cui è
: : conosciuto: AP UL, la pronuncia etrusca di AP
: LU.
: : Inoltre, come dice Gian Biagio Conte, nella
sua
: : Letteratura latina, il romanzo vede nell'XI
: : libro, ad Iside, l'attributo madaurensis,
: : dedicato a Lucio "con evidente
sovrapposizione
: : dell'io-scrivente sull'io narrante", a
: : significare che Apuleio s'identificava col
: : personaggio della storia raccontata. La
: : consacrazione ad Osiride ci fu storicamente:
: : questa la conclusione. E' possibile che il
: : riferimento a Tiphone-Seth, che ha l'asino
come
: : simbolo sia corretto. E' certo che col suo
: : lavoro "De deo socrate" e nel "De Mundo"
: Apuleio
: : ci ha lasciato il più importante trattato di
: : demonologia arrivatoci dall'antichità.
E' il Facchetti di Lingua etrusca? Vedo gli
specchi, ma non l'AP ULU: non è questo, vero?
MU LU è 'uomo immortalizzato'. Qui, il MU è il
nome che immortalizza e LU è l'uomo. AP ULU
è 'toro uomo'.
Non so bene cosa dicano i grammatici di aureus
che lega con aurum ma non legherebbe con aures.
La lettura dell'asinus aureus dà, a XI 13, 'aures
enormes repetunt pristinam parvitatem'; subito
dopo, al 14, "At ego stupore nimio tacitus
haerebam, animo meo tam repentinum tamque magnum
non capiente gaudium, quid potissimum praefarer
primarium, unde novae vocis exordium caperem, quo
sermone nunc renata lingua felicius auspicarer,
quibus quantisque verbis tantae deae gratias
agerem." Cioè: rimpicciolite le orecchie gli è
rinata la lingua. E' il tema centrale: non c'è
dubbio alcuno. Ho imparato che ci sono due tipi
di grammatici: quelli che aiutano a tradurre e
quelli che costruiscono regole che imbrogliano il
traffico.
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