Inviato da: Mauro il January 21, 2002 at 21:31:13:
In risposta a: Re: Alfabeto veneto
Inviato da Mauro il January 03, 2002 at 03:15:12:
L'alfabetario di Este si compone di un alfabeto
incasellato (16 lettere nella prima riga, quattro
lettere ripetute 16 volte nelle quattro righe
soprastanti) e di una modifica alfabetica
codificata come segue (riporto al posto dei
caratteri il numero con cui compaiono le singole
lettere):
123-124-125
63-64-65
73-74-75
83-84-85
93-94-95
eccetera fino al numero 16
Il meccanismo mostra chiaramente una sequenza
alfabetica di sedici caratteri che modifica la
sequenza dell'alfabeto "incasellato". Quello che
ci interessa e' questo nuovo ordine alfabetico
visto che nello stesso alfabetario abbiamo una
terza riga che riporta un importante scritta di
cui andremo a scoprire tra breve come la si deve
leggere per comprenderla.
Sostituiamo ai numeri l'alfabeto semitico e
teniamo conto che i "puntini" sono gli SPAZI (non
compaiono solo con la presunta I ma anche con
altri caratteri):
A.B.GA.B.DA.B.h
semiticamente "A dentro GA dentro DA dentro il"
La perfetta e significativa traduzione semitica
della prima riga ("A dentro GA dentro DA
eccetera") ci fornisce dunque, tramite la
sequenza, le prime sedici lettere dell'alfabeto.
Le ultime quattro lettere dell'alfabeto sono
quelle che si prestano alle maggiori
manipolazioni.
Leggendo con un occhio "italico" le quattro righe
contenenti i quattro caratteri ripetuti sedici
volte, ci sembra di leggere "DEVA" (dall'alto
verso il basso), oltre che il moderno OEUA (le
quattro vocali tenute separate dalle sedici
consonanti). Le cinque lettere finali
dell'alfabeto semitico che invece ci mancano
nella nuova codifica sono z-Q-R-s-T (z=ts e
s=sh), che ci riportano alla
questione "cristiana" (che in quanto "zQR-sT" e'
anche "scorpionica" con i faraoni-scorpioni
predinastici e il Set egiziano).
Cinque lettere per quattro posti, un bel dilemma
scegliere quelle giuste.
Ho provato le diverse combinazioni (tenendo fuori
la z oppure la lettera-marcatore T), per esempio:
AUEO
zQRsT, sequenza semitica
sQRT, "scritto"
Le quattro lettere come "sQRT"
(l'italico "scritto") hanno anche il pregio di
poter essere lette al contrario (dall'alto verso
il basso) come "TRQs" (i "trqs" dei Celti e del
mondo tarquinico).
Usiamo uno di questi alfabeti sulla scritta che
completa l'alfabetario. Notate che la I e' una B,
mentre il segno "doppia I" risulta giustamente
essere una P (come se fosse "BB"):
AEUO
TRQs
YQ^s HsDT M ZsAs h ZP-sYDs M P-RAT D Z M T GP-RD
M LT B DTZQ B GQ B ZP-T B
mego
dona.s.tovo.l.tiiomno.s.iiuva.n.t.s.a.riiun.s.Sa.i
.nate.i.re.i.tiia.i.
La citta' di Ashdod ("HsDT") viene fuori dalla
parola DONA con DANANU che e' il nome akkadico
della regione veneta nei fegati-mappa.
"h ZP-s-YD-s M PRAT"
"lo Zeb che e' fiume nome Purat-Eufrate"
(ho unito sM, "nome" biblico, ma e' uguale anche
separato, "s M", "che e' M-nome")
Lo Zeb e' il fiume assiro della regione
Naharina "dei due fiumi", le cui iscrizioni negli
annali assiri hanno i nomi di localita' italiane.
La "Retia" compare anche in altre iscrizioni,
quasi sempre come in questo alfabetario:
"GQ B ZP-T B", "GQ dentro questo Pu-tabu"
(con Pu-tabu che e' la regione akkadica dei
fegati-mappa vicino alle foci del Po)
"GQ B ZP TB", "GQ dentro lo Zeb doppio"
(erano due gli Zeb assiri, superiore e inferiore)
Nella storiografia greca l'unificazione degli
alfabeti (ogni citta' usava i caratteri in modo
diverso o ne aveva di propri), avvenne sulla base
di quello ionico (l'attuale alfabeto greco).
Possiamo considerare questo di Este come
l'alfabeto della citta' filistea-pelasgica di
Asdhod. Se ci spostiamo in un'altra localita'
dobbiamo sicuramente fare attenzione perche' le
scritte possono gia' avere qualche carattere
usato diversamente.
Il termine indicante la "Retia" potrebbe avere
la R al posto della Q:
"GR B ZP TB", "GR dentro lo Zeb doppio"
hGR ("il GR") e' la moglie di Abramo figlia di
Egiziani (qui siamo nel passato piu' antico del
GR)
GRB e' scarabeo-scorpione simbolo egiziano
Sapendo poi che Agade e' Akkad, abbiamo che GR
risulta essere il KR di cui abbiamo parlato
parecchio in altri messaggi (il regno dei morti
di Nergal eccetera).
Con 'uso di questa R cambia anche il primo
termine che precede il nome della citta' Ashdod-
Este (in alcune Bibbie compare
come "Azoto"). "YR^s" e' un "R^s" con il suffisso
Y e significa nella Bibbia "terremoto". Dal punto
di vista "filisteo" questo "YR^s" ci porta a
pensare a qualcosa d'altro (essendoci di seguito
il nome Ashdod potrebbe starci YR^s legato a Ur-
citta', o anche la RES latina, nuovo termine
entrato nel vocabolario).
E' oltremodo interessante notare come l'uso di
trascrivere le vocali abbia potuto gia' essere
presente in questa fase (abbandonando i segni
zQRsT, l'equivalente di una messa in croce
del "Cristo alfabetico"). Difatti la lettura
della frase usando le vocali AUEO risulta
leggibilissima:
Ye^o HoDa M ZoAo h ZPoYDo M PuAa DZ M a GPuD M La
B DaZe B Ge B ZPa B
"Ego" diventa "e^o", "io"
Ashdod-Este diventa HoDa, con il plurale
HoDaM, "Adamo"
M, "di"
B, "dentro"
Le cinque citta' filistee si presume
diventino "sei" legandosi alla questione di
Israele con Davide, per l'aggiunta di una nuova
colonia o per l'avvento dell'epoca numero sei. La
parola "ZsAs" e' "Z-ss", "questo sei", l'entita'
politica a cui appartiene la citta' di Ashdod, lo
scudo a sei raggi di Davide (il fegato-mappa
etrusco con la penisola divisa in sei regioni).
L'evoluzione vocalica porta "ZsAs" a
diventare "ZoAo", "SEI".
Il fiume ZEB diventa "padano" (ZPoYDo, "questo
PoYDo", "questo Pado").
Il fiume Eufrate (PRAT) diventa il fiume PO
(PuAa).
GPuD sembra precursore di "caput", "testa". Nella
lettura GPR-D (prima che la lettera diventasse
una vocale) abbiamo GPR che e' il legno con cui
viene costruita l'arca e si pensa fosse il
cipresso, un albero CONOIDE che e' il simbolo del
CAPO (il quale indossava cappelli con tale forma
conoidale). GPR e' anche "capra" ed ecco un capo
come Mose' che viene raffigurato con le corna...
un capo, dunque, e' anche "capro".
Saluti,
Mauro
http://www.cairomontenotte.com/abramo/
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