Inviato da: Massimo Rovani il July 03, 2002 at 01:48:26:
In risposta a: TRB (il Trebbia), "diventera' famoso"
Inviato da Mauro il July 02, 2002 at 04:03:33:
Sull retro di una lastra datata al regno di
Liutprando VIII sec.d.C. e conservata a Bobbio,
ho ritrovato il tanto familiare simbolo della
ruota a sei bracci
Ti riporto la "misteriosa" descrizione:
LAPIDE SEPOLCRALE del VESCOVO CUMIANO
La lapide murata nella cripta, eseguita nell'VIII
secolo e firmata da un maestro lapicida di nome
IOHANNES, al momento del suo rinvenimento
risultava visibile solo per la faccia con il
decoro scultoreo del IX secolo, ossia il verso
contenente il testo dell'iscrizione che ci
ricorda la sepoltura dell'abate Cumiano,
personaggio del quale non si hanno ulteriori
notizie. Fortunatamente il rinvio interno del
testo al regno di Liutprando ci consente una sua
collocazione cronologica tra il 712 e il 744,
inizio e termine del suo regno. L'iscrizione
corre all'interno di una cornice decorata da un
tralcio continuo con motivi fogliati e grappoli
d'uva e fiori mentre sui lati brevi è raffigurata
in alto un'anfora (Kantharos) mentre in basso due
colombe affiancano un tondo con un simbolo
cristologico (Chrismon):motivi questi che
rappresentano una importante ripresa della
tradizione ornamentale classica e paleocristiana.
I profondi incassi della partitura decorativa,
simili a degli alveoli, dovevano essere
probabilmente riempiti con paste vitree colorate
secondo una consuetudine simile a quella della
coeva oreficeria. Una delle particolarità della
lastra è che il testo dell'iscrizione risulta
rovesciato rispetto al senso della cornice
decorata che lo contiene. Un "errore" questo che
è stato variamente interpretato o come una svista
del lapicida, o come un riuso di una lastra solo
parzialmente decorata oppure, ipotesi più
probabile, come disinteresse rispetto al verso
del testo e dell'ornato. Sembra infatti che la
lastra terragna, ossia infissa sul pavimento,
fosse passibile di percorsi di lettura diversi e
perciò leggibile da più parti.
Nel IX secolo la lastra venne riempiegata come
pluteo, ossia come elemento di una recinzione
presbiteriale, e per tale motivo fu realizzata
una apposita decorazione spartendo la superfice
del verso con una doppia serie di cinque
quadrangoli delimitati da una maglia intrecciata
e mutando l'orientamento del pezzo da verticale a
orizzontale.
testo d'iscrizione
+HIC SACRA BEATI MEMBR[A] CU MIANI SOLVUNTUR.
CUIS CAELUM PENETRANS ANIMA C[UM] ANGELIS GAUDET.
ISTE FUIT MAGNUS DIGNITA TE GENERE FORMA. HUNC
MISIT SCoTHIA FINES AD ITALICOS SENEM. LOCATUR
EBOVIO D[OMI]NI CONS TRICTUS AMORE. UBI VENERANDI
DOGMA COLUM BANI SERVANDO. VIGILANS IEIUNANS
INDEFES SUS SIDULE ORANS. OLIMPIADIS QUATTUOR
UNIUSQUE CIRCOLO ANNI. SIC VIXIT FELICITER UT
FELIX MODO CREDATOR. MITIS PRUDENS PIUS FRATR[I]
BUS PACEFICUS CUNCTIS. HUIC AETATIS ANNI FUERUNT
NOVIES DENI. LUSTRUN QUOQUE UNUM ME[N]SES QUE
QUATTUOR SIMUL. AT PATER EGREGIE POTENS
INTERCESSOR EXISISTE. PRO GLORIOSISSIMO
LIUTPRANDO REGE QUI TUUM. PRAETIOSO LAPIDE TYMBUM
DECORAVIT DEVOTUS. SIT UT MANIFESTUM ALMUM UBI
TEGITUR CORPUS. D[E]P[OSITUS] EST HIC D[O]M[INU]S
CUMIANUS EP[ISCOPU]S XIII K[A]L[ENDA]S S[E]PT[EM]B
[RI]S. FE
http://195.120.144.100/sancolombano/frame.html
alla sezione F del museo
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